Corso di parapendio
Quiz
quiz da esame per rilascio atestato di volo vds/vl
Volo in parapendio tandem
Stazione meteo decollo
Contatti
FISIOPATOLOGIA DEL VOLO
FISIOPATOLOGIA DEL VOLO
Facciamo due quiz!
FISIOPATOLOGIA DEL VOLO
Senza categoria
Come varia la pressione parziale dell’ossigeno a livello polmonare, al variare dell’altitudine?
Diminuisce all’aumentare dell’altitudine.
Diminuisce all’aumentare dell’altitudine, ma non scende mai sotto valori di guardia.
Aumenta all’aumentare dell’altitudine.
Ad elevate altitudini nell’organismo umano si instaura una situazione alterata, prodotta dalla ridotta pressione di ossigeno. Essa prende il nome di:
ipotermia.
ipossia.
ipotensione.
Che cosa è l’ipossia?
È lo stato in cui l’organismo viene a trovarsi a causa dell’insufficiente temperatura corporea dovuta alla quota
È lo stato in cui l’organismo viene a trovarsi a causa dell’insufficiente pressione sanguigna dovuta alla quota.
È lo stato in cui l’organismo viene a trovarsi a causa dell’insufficiente pressione dell’ossigeno a livello degli alveoli polmonari dovuta alla quota.
Quali sono gli effetti dell’ipossia?
Diminuzione dell’efficienza mentale, nausea, euforia, aumento del ritmo di ventilazione polmonare.
Diminuzione della pressione arteriosa, ischemia periferica, paralisi dei centri respiratori
Vasodilatazione periferica, secchezza delle fauci, rigidità muscolare, diminuzione del ritmo di ventilazione polmonare
La decompressione da alta quota può dar luogo a liberazione di bolle gassose nel sangue, detti emboli. Qual è la condizione in cui questo pericoloso fenomeno può verificarsi con maggiore facilità?
Rapida ascensione a 7000 metri ed oltre
Lenta ascensione oltre i 7000 metri.
Permanenza ad alta quota dopo lungo periodo di ambientamento
Durante il volo il corpo umano è sottoposto a vari tipi di accelerazione. Quali sono meglio sopportate tra quelle positive (testa-piedi) e quelle negative (piedi-testa)?
Quelle positive
Quelle negative.
Entrambe in uguale misura.
Le accelerazioni positive (testa-piedi) corrispondono a un aumento dei “G” o meglio a un aumento fittizio dell’accelerazione di gravità. Quando si possono manifestare in volo?
Durante brusche manovre di picchiata
Durante il volo su traiettoria rettilinea con forte pendenza
Durante virate corrette.
Le accelerazioni negative (piedi-testa) corrispondono a una diminuzione dei “G” o meglio a una diminuzione fittizia della accelerazione di gravità. Quando si possono manifestare in volo?
Durante il volo su traiettoria rettilinea con forte pendenza
Durante brusche manovre di picchiata
Durante una brusca richiamata
Quando sussiste in volo il rischio che il pilota soffra di un oscuramento della vista a seguito di manovre che inducono forti accelerazioni?
Quando comunque sono del tipo negativo (piedi-testa).
Quando si passa da accelerazioni positive ad accelerazioni negative senza soluzione di continuità in meno di 4 secondi.
Quando le accelerazioni indotte sono del tipo positivo (testa-piedi) e superano i 4 “G” per un tempo superiore a 4 secondi.
Considerate le caratteristiche fisiologiche dell’uomo, è possibile eseguire correttamente un volo in nube, facendo affidamento sul solo senso dell’equilibrio?
Sì
No
Si, se l’equilibrio è affinato da adeguato addestramento.
←
Precedente:
AERODINAMICA
Successivo:
MATERIALI
→